martedì 18 febbraio 2014

RISPOSTA A DANIELE NUTINI (http://ilblogdelpdvaglia.blogspot.it/2014/02/alcune-riflessioni-sullultimo.html)

Ciao Daniele. Sono passati già cinque mesi dall'ultimo congresso del PD di Vaglia cui tu fai riferimento, ma a me sembra che di autocritica non ci sia ancora traccia nei comportamenti degli uomini del PD. Ultimamente, il sindaco Pieri smascherato nel suo becero copia-incolla non ce la fa proprio a riconoscere e ad ammettere la bassezza del suo atto; da parte sua, Paolo Gini non riesce a comprendere la gravità della decisione presa sulla ex-cava di Paterno. Eppure ci sono atti formali sottoscritti dal Sindaco e dall'intera Amministrazione che impegnano il comune di Vaglia nei confronti della Provincia di Firenze. E devono essere atti vincolanti se su di essi l'impresa che gestirà l'intero affare, secondo il progresso temporale del relativo iter amministrativo, ha già deciso di procedere all'acquisto della porzione di terreno su cui andrà a insistere la discarica.
Vedi Daniele, il punto non è lo sbagliare in quanto tale. Il punto è riconoscere di aver sbagliato e riconoscere di non potersi mai sottrarre alla possibilità di sbagliare ancora. Questo vuol dire che l'opposizione non sbaglia? Nient'affatto. Ma quello che abbiamo fatto in questi anni è stato chiedere di sbagliare eventualmente insieme. La questione dell'Unione dei comuni di Fiesole e Vaglia è, da questo punto di vista, paradigmatica. Quando stava per esserne siglato lo statuto, alla fine del mese di ottobre del 2011, abbiamo detto alla maggioranza di fermarsi a riflettere e di farne una questione condivisa. Ciò evidentemente non rendeva nessuno di noi immune dalla possibilità che l'Unione si rivelasse un flop, ma quantomeno permetteva di rendere partecipato a tutti gli abitanti tanto il successo quanto l'insuccesso dell'intera operazione. A tutt'oggi si continua a dire dell'Unione che, nonostante tutto, è una cosa positiva; eppure nessuno del PD ci ancora spiegato perché ci dovrebbe piacere, non è stata fatta nessuna analisi seria dei costi-benefici e per chi di noi sta nel Consiglio dell'Unione sembra che venga trascurata da ogni punto di vista: le scadenze formali sono allegramente posticipate, gli incarichi non riescono ad essere assegnati al primo colpo per ingiustificabili assenze tra i banchi della maggioranza e, per dirtene un'altra, il conferimento del denaro dai due comuni per alimentare il bilancio dell'Unione è diventato una barzelletta. Tutto questo mi fa pensare che l'Unione non solo non sia stata voluta dai cittadini, ma in fondo nemmeno dai nostri amministratori locali.
Ciò vale anche per tutte le altre grandi questioni che interessano la comunità di Vaglia. Se i vagliesi vogliono una discarica di rifiuti speciali, per me va anche bene se nel frattempo hanno scoperto che non ci sono pericoli per la salute, che la zona è un'area adatta per farcela stare e che esiste un reale tornaconto per tutta la cittadinanza. Ovviamente, niente di tutto questo si può dire della ex-cava di Paterno. Ma vedi che la complessità di tutta la faccenda, dagli interessi in gioco al numero e alla varietà dei attori chiamati a fare la loro parte, dovrebbe essere tale spostare il luogo della decisione in una sede più idonea rispetto al retrobottega del partito. Che poi la tua reazione sia morbida mentre io semplicemente inorridisco all'idea di stare in un movimento o in un partito che mi nasconde verità così pesanti, dipende dalla diversità di carattere e dalla capacità di sopportazione per me giunta al limite. Io francamente non ne posso più di sentire da cinque anni a questa parte le solite frasi fatte e dietro vedere i soliti inaccettabili comportamenti.
Tu dici che bisogna ricambiare anche l'opposizione. E hai ragione da vendere. In questi anni, abbiamo fatto l'opposizione di sinistra, di centro e di destra. E anche per noi dovrebbe essere giunto il momento di un ricambio che purtroppo però, per ora non si vede. Non all'esterno, tra le altre opposizioni del tutto assenti o con l'andare del tempo progressivamente scomparse. Non all'interno, dove molti di noi tengono duro anche perché legati alle persone che speriamo tramontino con noi: i Pieri, i Bonciani, i Campani... Ci piacerebbe però che con loro tramontassero anche le cattive abitudini, mentre a me pare che stiano facendo addirittura scuola. Per esempio l'abitudine di posticipare al domani quello che può essere già affrontato oggi. Mancano 100 giorni alle elezioni e sembra che non ci sia nient'altro da fare che parlare di quello che verrà nei primi 100 giorni di governo, laddove invece alcune questioni che fanno parte della campagna elettorale dei tre candidati PD potrebbero essere affrontate da subito. Penso al coordinamento tra le diverse associazioni culturali e ricreative del comune di cui ha parlato Marinella Rocchi; penso allo stimolo che potrebbe essere dato agli agricoltori e agli artigiani locali se fosse data loro la possibilità di vendere i loro prodotti in un mercato comunale secondo il progetto di Leonardo Borchi; penso al rifacimento del sito internet del comune di Vaglia secondo l’idea di Stefania Lombardo che la tecnologia debba collegare invece di dividere. Perché il PD non prende in mano tutte queste proposte e comincia a fare concretamente qualcosa, adesso? Perché aspettare il 10 marzo o il giorno successivo all'appuntamento elettorale di maggio per cominciare ad occuparsi di cose che attendono di essere affrontate da anni? Di tempo il PD a Vaglia ne ha già perso abbastanza: perché aspettare ancora?
Quanto all'opportunità di “azzerare con il passato” per “ripartire bene” non credo sia possibile e nemmeno salutare. Noi di PerUnAltraVaglia veniamo da cinque anni di minoranza e opposizione, Stefania Lombardo e Marinella Rocchi da cinque anni di maggioranza e governo. Il “fatto” è insuperabile e tentare di trascurarlo mi sembra una mossa azzardata quanto quella di proiettarsi direttamente nel futuro. Stiamo sul presente che ci è consegnato dal nostro passato e che risponde all'appello dell'avvenire. Ma stiamo sul presente, perché di problemi aperti, qui e ora, ce ne sono ancora tanti e questo è d'altronde il motivo che giustifica la nostra esistenza. A volte ho l'impressione che la nostra lista sia una “lista di resistenza” che somiglia a quei comitati, come tu ben sai, i quali sorgono per un bisogno che non viene soddisfatto dalle istituzioni. Per quello che mi riguarda, sono pronto a uscirne non appena il PD si mette a governare, cioè a fare quelle cose ciclicamente si impegna a fare e sistematicamente non mantiene. Nel frattempo apprezzo gli sforzi del partito a rinnovarsi, in particolare le primarie cui soprattutto tu e molti dei nuovi entrati avete dato un sostegno decisivo. Ma ti prego, avvisami non appena nel PD si comincia davvero con l'autocritica.
Alla prossima. Giuseppe

1 commento:

  1. Grazie Beppe della tua risposta, ho particolarmente apprezzato il tuo stile educato e nutro profondo rispetto per l'amarezza che esprimi.
    Rileggerò ancora con attenzione le tue parole per cogliere tutti gli spunti ed approfondire ulteriormente tante situazioni. Spero quanto prima di poterne parlare anche a voce con te, Roberto e Laura. Io dal canto mio continuerò ad impegnarmi da dentro il mio PD per dare il mio contributo al cambiamento. Spero altresì di poter contribuire anche solo un pochino al raggiungimento di questo obiettivo.
    Un caro saluto
    A presto
    Daniele

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