sabato 1 marzo 2014

In risposta a Marco Giovannoni (http://www.ilblogdelpdvaglia.blogspot.it/2014/02/leditoriale-del-martedi-la-parola-agli_24.html)

Ciao Marco, ho letto con attenzione il tuo intenso invito a votare per Marinella Rocchi alle prossime primarie del PD a Vaglia. Tu ne sostieni la candidatura in quanto Marinella, secondo il tuo avviso, spiccherebbe sugli altri due concorrenti per tre qualità. Permettimi un appunto su ciascuna di esse.
Marinella avrebbe una conoscenza del territorio “non tecnicistica e burocratica”. Con ciò tu dirotti
il senso dell'espressione “conoscenza del territorio” verso un significato che non è quello che sorge immediatamente quando vi ci si pensa. La conoscenza del territorio per Marinella è fatta di luoghi e volti, quelli che costellano la sua vita di madre che porta i figli a scuola, alle diverse attività ricreative, dal medico, se necessario, presso il presidio sanitario; e poi sicuramente di lavoratrice, nel suo pendolarismo giornaliero verso Firenze, di andata e ritorno. Converrai che in ciò non vi sia niente di straordinario o di originale. Ogni mattina, da Vaglia verso Firenze si muovono centinaia di genitori che portano i figli a scuola o li accompagnano ai mezzi di trasporto più prossimi per Borgo o Firenze. Lo stesso accade il pomeriggio verso altre destinazioni che possono essere le più varie: lo sport, la musica, ecc. Io stesso faccio una vita del genere: la mattina mi muovo tra scuole diverse; il pomeriggio tra piscine e palestre. Ma in tutto questo andirivieni francamente trovo strano definirmi per questo un “conoscitore del territorio”; anzi trovo che a un certo punto le attività diventino routinarie e i problemi che s'incontrano entrino presto a far parte del contesto cui uno giocoforza alla fine si abitua: la strada interrotta, la palestra non riscaldata... D'altra parte non me la sentirei di dire che non ci sia o non ci possa essere un'altra “conoscenza del territorio” che è quella magari che possono far valere Stefania Lombardo o Leonardo Borchi. Mi pare che nessuno dei due attualmente conduca una vita abbastanza simile a quella di Marinella, ma credo che la formazione dell'una e l'esperienza dell'altro siano senz'altro segni di una conoscenza e di una passione per il territorio in cui entrambi vivono che non possano né essere smentiti né reputati secondari o irrilevanti.
Sulla saggezza poi, se comprendo bene, tu intendi la parola nel suo significato di “saggezza pratica”, e hai ragione nel dire che una madre con figli e lavoro non può che averne in abbondanza. Io, peraltro, comprendo la saggezza pratica anche nel trovare la parola e l'azione giusta al momento giusto in modo da tentare di risolvere per vie brevi un problema che appare agli altri insormontabile. E nella questione che ha visto opposto il comune di Vaglia (secondo le competenze dell'ufficio Tecnico) alla Dirigente dell'Istituto scolastico comprensivo di Fiesole-Vaglia, una saggezza del genere, da Marinella, ti confesso il vero, io me la sarei aspettata. La vicenda è nota: a ottobre dell'anno scorso si scopre che la scuola Barellai è priva di certificati fondamentali che riguardano la prevenzione antincendio dei locali e la stabilità strutturale dell'edificio. Non ti tedio oltre. Dico soltanto che, da quel momento, si scatena il solito rimpallo di responsabilità su chi debba produrli, questi certificati. La faccenda si è risolta nei giorni scorsi allorquando il comune di Vaglia, nella persona del geometra Olmi a capo dell'Ufficio Tecnico, ha riconosciuto che a sé spettano tutti gli obblighi relativi. Ti ricordo che Marinella Rocchi non solo è consigliere di maggioranza in Consiglio Comunale e nel Consiglio dell'Unione dei Comuni di Fiesole e Vaglia, è anche rappresentante dei genitori all'interno del Consiglio d'Istituto che è il massimo organo di gestione e amministrazione della scuola. Non so quanto Marinella si sia spesa per trovare una soluzione rapida al problema succitato delle competenze e dei certificati. Ma chi altri se non una donna, abituata a comprendere in fretta le difficoltà e ad agire di concretezza, avrebbe dovuto trovare un accordo celere e soddisfacente tra le parti? Ti ricordo ancora che per il prossimo ampliamento del plesso Barellai questi certificati sono obbligatori e spetta ovviamente al Comune di Vaglia fornirli. Ma allora perché sostenere una contrapposizione che non ha fatto altro che allungare i tempi ed esacerbare gli animi?
Infine, sul guardare oltre i nostri confini. L'idea che Vaglia si distaccasse dal Mugello è stata una decisione che io reputo “burocratica e tecnicistica”. Fu chiaramente espressa nel 2011 in consiglio comunale, dalla maggioranza, al momento della sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello statuto dell'Unione di Fiesole con Vaglia. Si disse che la nuova “vocazione” di Vaglia doveva essere cittadina e su questo seguito ritrovo ora il tuo discorso sull'attrazione del nostro paese verso la “Città Metropolitana”. Naturalmente, la decisione non poteva avere alcun presupposto che non fosse la sua stessa enunciazione: in base a cosa infatti si poteva dire che Vaglia cessava di essere un comune della fascia pedemontana e si volgeva a una realtà che fino a quel momento gli era stata tutto sommato tangenziale?
Ma al di là di questa decisione, ripeto del tutto autoritaria (non autorevole!) per il modo in cui fu presa, direi che “il guardare oltre i nostri confini” ci ha portato negli ultimi tempi ad assistere a un intreccio tra politica e affari cui avrei fatto volentieri a meno. Come per l'Unione dei comuni, a maggior ragione per la ex-cava di Paterno, Vaglia ha subito delle decisioni calate dall'”alto”. In quest'ultimo caso, se io guardo “oltre i nostri confini”, vedo degli interessi che collegano Comune e Provincia a società che fanno affari nello smaltimento dei rifiuti. Naturalmente, tutto a targa PD. E non posso non preoccuparmi. Di questo “al di là dei nostri confini” quanto era consapevole Marinella? Direi poco, se il 5 febbraio scorso ancora accusava la strumentalità di chi sollevava la faccenda della ex-cava Paterno per mero calcolo elettorale. Poi, gli avvenimenti hanno provveduto a smentire lei e quanti pensavano che tutto quello che si era cominciato a denunciare come lista civica (PerUnAltraVaglia) dall'estate dell'anno scorso fosse un semplice “tiro al bersaglio” verso il PD...
Un saluto.
Giuseppe Pasqualotto

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