Questa mattina a Caselline abbiamo parlato con molte persone scambiato idee e opinioni, mi dà coraggio e speranza vedere in alcune persone l'interesse sincero per la nostra iniziativa.
La curiosità nei nostri confronti si esprime a volte con una domanda riguardo alla nostra appartenenza politica e devo dire che la conversazione che mi ha colpita di più è stata quella con un cittadino con il quale abbiamo parlato di partiti. Ha espresso la sua delusione proprio nei confronti dei partiti di qualsiasi appartenenza, con questa frase: non conta il colore dei partiti e dei candidati, tanto quando sono eletti diventano tutti di un colore unico, color seggiola!
Credo che sia l'estrema sintesi della profonda delusione che ci ha spinti a tentare quest'avventura, direi che potremmo fare nostro questo slogan: color seggiola? no grazie...
Cara Anna,
RispondiEliminala crisi non è solo dei partiti in senso stretto, ma dei soggetti intermedi in quanto tali; non ne sono esclusi sindacati, associazioni di categoria, circoli, parrocchie .... per certi aspetti viviamo un tempo d’individualismo diffuso nel quale la sfiducia e la cultura dominante del "fai da te" sono assai lontani dal motto di don Milani del "sortire insieme dai problemi".
Certo i partiti in questo non hanno dato un buon esempio, ma non sono i soli, penso a tutto il mondo finanziario e non aggiungo altro!!!
Mi sento chiamato in causa dal tuo commento soprattutto per la questione della seggiola.
Nei piccoli comuni, come il nostro, non si può parlare di seggiole, ma direi piuttosto di sgabelli assai traballanti, con molte preoccupazioni e poche soddisfazioni!!!
Per la carica di vice-sindaco che ricopro da quasi 5 anni ricevo una lussuosa indennità mensile di euro 389,05 netti comprensiva di tutto. In cinque anni non ho chiesto il rimborso di un solo km di benzina e credimi ne ho fatti tanti!!!
Il tempo che dedichi al Comune devi poi rosicchiarlo al lavoro, alla famiglia, al sonno!!!
Permettimi poi di dissentire in modo profondo da un atteggiamento qualunquista che giudica tutti uguali. Se fossimo stati uguali ad altri non avremo introdotto le fasce ISEE per tutti i servizi comunali, non avremo introdotto l'esenzione per l’addizionale irpef per le fasce di reddito inferiori ai 10.000,00 euro, non avremo mantenuto la TARSU e saremo passati a TIA per i rifiuti, non avremo valorizzato la biblioteca comunale, avremo forse privatizzato le farmacie comunali (siamo uno dei pochi comuni con farmacie pubbliche) e molte altre cose fatte o confermate che rispondono ad una scelta precisa.
Potevamo fare di più e meglio, forse si!
Quello che abbiamo fatto non lo abbiamo certo fatto per tornaconto personale ma unicamente per l'interesse dei cittadini.
Il tempo dedicato agli altri non è mai tempo perso. Se faccio quindi un bilancio di questi cinque anni non posso che esserne soddisfatto.
Ben vengano dunque esperienze ed esigenze nuove, per favore però confrontiamoci sui problemi, magari da punti di vista diversi e con approdi diversi, ma evitiamo il facile qualunquismo!
Ciao. Paolo Gini
Il senso del commento di Anna penso che sia non del fare del semplice qualunquismo ma di dare voce a tanta gente che non si sente ne rappresentata ne tutelata.
RispondiEliminaBisogna considerare sempre con i massimo rispetto le opinioni altrui senza bollarle o classificarle in alcuna maniera.
Piccola domanda a piè di pagina: la biblioteca valorizzata è la stessa per cui ci è stato negato l'uso dicendo che mancava l'agibilità?
Vincenzo Giannoccaro
Caro Paolo,
RispondiEliminami dispiace leggere la tua risposta, non mi riconosco nell'atteggiamento qualunquista, l'atteggiamento che volevo descrivere non era quello di chi fa i propri interessi ma di chi una volta eletto si adagia, si conforma a quello che trova, era più che altro un invito a tutti noi della lista a non perdere l'entusiasmo che ci caratterizza oggi, e rimanere fedeli alle proposte contenute nel programma con coerenza e buonsenso. Detto questo vorrei fare alcune considerazioni.
Sono stata contenta dell'introduzione delle fasce ISEE visto che ci siamo conosciuti praticamente in occasione dell'incontro fatto all'asilo nido quasi tre anni fa in seguito ad una raccolta firme che organizzai come presidente del consiglio di genitori del nido per chiedere alcune modifiche riguardo alle tariffe. Una delle richieste era l'introduzione delle fasce ISEE e la richiesta fu fatta non tanto per distinguersi dagli altri comuni ma proprio per adeguarsi alle pratiche dei comuni limitrofi anche se più grandi (Firenze, Fiesole e Sesto).
L'altra richiesta dei genitori riguardava lo scorporo del costo della mensa dalla tariffa mensile dell'asilo nido, in modo da non pagare il costo della mensa quando i bambini sono malati (e questo per i più piccoli capita spesso). La richiesta era motivata dal fatto che il pasto viene cucinato solo per i bambini presenti, e chiedevamo di avere lo stesso trattamento dei genitori dei bambini delle scuole dell'infanzia e primaria che pagano solo per i pasti effettivamente consumati dai figli.
Questa seconda richiesta non è stata accolta perché il nido anche se comunale è gestito (meravigliosamente del resto) da una cooperativa che però chiede un costo fisso per ogni bambino e se ricordo bene scorporando il costo della mensa, chiedevano che i pasti fossero sporzionati da dipendenti comunali... impossibile. In questo caso si evidenzia il problema dei servizi comunali gestiti da personale esterno, fare diversamente aumenterebbe sicuramente i costi visto il miglioramento delle condizioni contrattuali del personale (che però se lo meriterebbe). Il rincaro ricadrebbe sugli utenti viste le limitate possibilità di spesa del comune, a meno che non si liberino risorse da altri settori, come per esempio dalla gestione dello smaltimento dei rifiuti. Lo spirito che sta dietro l'introduzione della TIA (in luogo della TARSU) va proprio in questo senso, visto che non consente ai comuni di finanziare lo smaltimento dei rifiuti con altre entrate, come è previsto con la TARSU. Il decreto Ronchi (che introduce la TIA), stabilisce che per determinare la tariffa si tiene conto di "agevolazioni per le utenze domestiche e per la raccolta differenziata delle frazioni umide e delle altre frazioni". Inoltre "sulla tariffa è applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero". Pertanto, se vero è che in una situazione di raccolta differenziata bassa (come quella del nostro comune), l'introduzione della TIA può determinare un aumento di costo direttamente per i cittadini (con la TARSU il costo lo paga il comune... e quindi indirettamente...) questo non avviene nei comuni virtuosi dove i cittadini che praticano una raccolta differenziata spinta possono avere riduzioni sulla Tariffa d'Igene Ambientale.
Del resto non è più sufficiente parlare di raccolta differenziata ma è necessario ridurre i rifiuti e farci carico del costo di smaltimento degli imballaggi di ciò che acquistiamo; gli esempi da seguire ci sono: in paesi più virtuosi del nostro, le bottiglie d'acqua costano molto di più, chi decide di acquistarle si deve fare carico dello smaltimento della bottiglia di plastica, ma l'alternativa c'è; a Berlino l'acqua del rubinetto è di buona qualità e di sapore gradevole; inoltre, in qualsiasi locale pubblico si trova sul bancone una brocca d'acqua con dei bicchieri di vetro ed è normale entrare e servirsi un bicchiere d'acqua o chiederlo al bar senza nessun problema... la bottiglia da mezzo litro costa mediamente 2.50 euro!
ciao
Anna
INNANZITTUO GRAZIE PER LO SPAZIO PUBBLICO CHE L'ALTRO CANDIDATO INVECE NON HA APERTO.
RispondiEliminaVORREI DELL'ACQUA MIGLIORE NEI RUBINETTI DEL COMUNE DI VAGLIA: SPESSO HA SAPORE SGRADEVOLE.
GRAZIE
Ci trovi perfettamente d'accordo. Anche noi beviamo l'acqua del rubinetto e quello di poter fruire di un'acqua di qualità è un problema che ci stà a cuore. Se leggi il nostro programma (lo puoi anche scaricare dal link qui a lato) lo puoi vedere. Per quanto riguarda lo spazio pubblico: prego ci sembra il minimo che si possa fare. Questo blog rimarrà comunque on line nei prossimi 5 anni per informare i cittadini di Vaglia sulle varie decisioni che si prendono in comune, in modo che tutti possano sapere di chi sono le responsabilità delle scelte fatte.
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