venerdì 26 febbraio 2010

Il porta a porta

Ho ricevuto un commento da parte di un amico. E il post serve per dargli visibilità

7 commenti:

  1. SERATA PUBLIAMBIENTE porta a porta + TESSERAMENTO PD
    ho avuto il piacere di partecipare insieme ad altre 20 persone alla riunione indetta dal PD per gli argomenti del titolo sopra.
    lasciando stare ciò che riguarda il tesseramento PD, vorrei dire la mia sulla serata riguardo ai rifiuti.
    il tecnico publiambiente ci ha spiegato essenzialmente come sarà il porta a porta che in altri comuni serviti dallo stesso gestore è già in atto e con risultati soddisfacenti.le perplessità in sala hanno riguardato essenzialmente la fattibilità domestica del porta a porta:dove mettere 5 /6 bidoni di plastica, ognuno dedicato ad un tipo di rifiuto, perchè pagare in futuro più che adesso nonostante si differenzi di più, dubbi sulla creazione di punti di raccolta ove depositare direttamente i rifiuti per non tenerli troppo in casa,cioè non ci è stato detto se li faranno e quando.come far rispettare a tutti le regole e quali sanzioni disciplinari si potranno e dovranno prendere.
    per quanto mi riguarda ho puntato il dito sulla scarsa conoscenza che anche publiambiente ha del settore rifiuti: ad esempio,perchè gestire l'organico senza capire che il 25% dello stesso è acqua e che, se fatta evaporare, con sistemi già in atto in altri comuni vedi Bressanone e Verbania, non la portiamo in discarica e quindi il costo si abbatte notevolmente, visto che si parla di spese a tonnellata da 85 a 120 euro.
    il tecnico ci ha detto anche che il progetto verrà messo in pratica nel mugello tra circa 2 anni:
    praticamente quando le discariche attuali saranno già piene e saremo in emergenza e quindi, sicuramente il porta a porta lascerà posto a quello che è , stto certi aspetti, l'Amore dei nostri amministratori:
    questa nuova tipologia di inceneritori meravigliosi che risolverà i problemi del mondo.
    lasciando perdere la polemica, vorrei tirare le mie conclusioni politiche.
    non so chi di loro ( pd) ha inserito quel passo di Calvino.rimane il fatto che il pezzo di Calvino non finisce dove loro (pd) hanno messo il punto,ma prosegue e invito tutti a leggerlo perchè rende l'idea, e l'hanno resa anche loro del PD quella sera, che la politica di chi amministra EGEMONICAMENTE (come ho detto lì) il potere da decenni("ma democraticamente" come ha mi ha risposto l'assessore Gini ( e che cavolo di risposta è ?!? dico io))sui rifiuti è stata FALLIMENTARE.
    e qui , sul FALLIMENTARE, ha concordato anche il tecnico di Publiambiente.
    ho chiesto ancora agli amministratori di interfacciarsi e dialogare con la scuola per insegnare ed educare i nostri bambini ad avere consapevolezza di cosa significhi buttare la carta nel cestino giusto; l'assessore Gini mi ha dato una risposta disarmante: dicendo che loro non hanno potere sulla scuola. bene allora l'assessore alla scuola forse non serve dico io.
    un appunto anche al sindaco.
    ha fatto un intervento di 15 minuti "vomitando" e ripetendo per 3 volte ogni 5 minuti lo stesso concetto(vomutando perchè parlava talmente veloce e di nessuna sostanza che mi è sembrato il termine più appropriato): <>.
    peccato che già all'epoca 8 ed anche molto prima credo negli anni '30) in Germania si dividesse già il vetro verde da quello marrone.
    voglio dire:
    non sono io cittadino in ritardo con la gestione dei rifiuti ma chi mi governa che ha colpe e responsabilità molto superiori alle mie e capacità e volontà forse non proprio all'altezza.
    saluti
    claudio braschi
    altravaglia e cittadino modello, cazzo

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  2. Tra tutte le città raccontate da Calvino, Leonia è una di quelle che con maggiore efficacia illustra un aspetto della città di oggi e prefigura il suo possibile destino.
    A questo punto direi leggiamola tutta perchè se qualcuno non l'ha ancora capito (calvino scrive questo racconto 36 anni fa)e, mi riferisco ai politici amministratori in generale, è importante sapere dove andremo a finire!

    Da Italo Calvino, Le città invisibili, Torino, Einaudi, 1972, p. 119.

    La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall’ultimo modello d’apparecchio.

    Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d’ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d’imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l’espellere, l’allontanare da sé, il mondarsi d’una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere il resto dell’esistenza di ieri è circondato da un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta portata via la roba nessuno vuole più averci da pensare.

    Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s’espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l’imponenza del gettito aumenta e le cataste s’innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più l’arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E’ una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.

    Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d’ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.

    Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell’estremo crinale, immondezzai d’altre città, che anch’esse respingono lontano da sè montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell’una e dell’altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.

    Più ne cresce l’altezza, più incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d’anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo. Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori: per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.

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  3. SERATA PD SU RACCOLTA "PORTA A PORTA"
    Ho letto il commento di Claudio Braschi alla serata sui rifiuti organizzata dal Pd e vorrei precisare alcune cose. La prima riguarda il tesseramento. La serata era aperta a tutti e ci ha fatto piacere la presenza di persone anche non vicine al Pd. Siccome è questo un periodo di tesseramento chi voleva poteva sottoscrivere l’adesione in occasione dell’incontro. Non mi pare ci sia niente di cui scandalizzarsi.
    Riguardo al tema mi rendo conto che le nostre conoscenze e capacità sono del tutto inadeguate ad un argomento che ha mille risvolti ed una complessità notevole. Nell’impostare la serata ci eravamo posti un solo obiettivo: non ragioniamo sui massimi sistemi, ma vediamo come funziona il “porta a porta”, per cercare di capire meglio. Tutto qua, forse un obiettivo non molto ambizioso, ma sicuramente concreto per iniziare un ragionamento che porti a cambiare i comportamenti.
    Personalmente sono uscito dalla serata con più dubbi che certezze perché gli aspetti che non mi convincono sono molti: dall’eccessivo numero di bidoncini in casa, alla presenza dei cips, alla mancanza di luoghi di conferimento (una sola oasi ecologica per tutto il Comune!), alla possibilità di una migrazione dei rifiuti, etc. Con il tempo cercheremo di capire meglio.
    Non sono innamorato dei termovalorizzatori, ma penso che l’”opzione zero”, per quanto dobbiamo impegnarci a raggiungerla, rappresenti più un punto di riferimento ideale che una possibilità concreta. Ed allora la parte dei rifiuti non differenziata in qualche modo dovremo pure smaltirla. Amministrare a volte può voler dire fare la scelta “meno peggio”!
    Sulla scuola forse non sono stato chiaro. L’Istituto Scolastico è un soggetto autonomo rispetto all’amministrazione comunale soprattutto per gli aspetti che riguardano la programmazione pedagogico-didattica. Mi viene da rabbrividire al solo pensiero di un’amministrazione comunale che interferisce nelle scelte pedagogiche della scuola. D’altra parte è però anche vero che le due istituzioni dialogano soprattutto per quanto riguarda le strutture ed i servizi che il comune mette in campo per la scuola (oltre agli edifici, basta pensare alla mensa, al trasporto scolastico, al pre-scuola, al post-scuola, etc). La collaborazione quindi rimane e si concretizza anche in tutte quelle attività didattiche che coinvolgono le amministrazioni comunali, come il progetto per la raccolta differenziata che viene fatto durante quest’anno scolastico al Barellai.
    Un’ultima annotazione per quanto riguarda una presunta egemonia del PD. Vorrei solo sottolineare che il PD è un partito che accoglie molte anime che fanno la fatica di trovare la sintesi in una proposta politica. Questa proposta politica è poi oggetto di mediazione con le forze di maggioranza (non dimentichiamo che anche il nostro Comune è amministrato da una coalizione che vede insieme al PD anche i socialisti e Sinistra e Libertà). Siamo quindi ben lontani da una presunta egemonia culturale e politica ma siamo dentro un processo democratico che vede le persone confrontarsi e decidere insieme…. a volte pure sbagliando insieme!!!
    Ciao. Paolo Gini

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  4. rispondo volentieri all'assessore Gini.
    riferendomi a lui subito con una domanda:
    mi sembra che di tutti gli argomenti e gli interrogativi che ho sottoposto ( anche a me stesso) ha risposto solo a quelli che gli faceva comodo; tralasciando , sopratutto, di rispondere alla sostanza delle mie parole con altrettanta sostanza.o forse non ha reputato meritevoli di risposta alcuni argomenti? chissà?!?
    siccome il terreno mi sembra solo quello della chiacchiera, vado anch'io in questa direzione dicendo che se ho scritto "lasciando stare ciò che riguarda il tesseramento PD" vuol dire semplicemente che non me ne frega niente del tesseramento di un altro partito e basta;comunque nemmeno io ci vedo niente di male. oddio qualcosa di sinistro ce lo vedo, però lasciamo stare i problemi degli altri.
    passiamo ai problemi di tutti a partire dai rifiuti.
    ho usato la parola EGEMONE e non DITTATORE , riferendomi al potere che il" pci"-"pds"-"ds"-"pd", e forse "etc." hanno avuto ed esercitato in toscana , firenze, vaglia da sempre e quindi dettando le linee guida di una politica che riguardo al tema rifiuti si è dimostrata, lo dico qui come durante la serata, FALLIMENTARE. comunque non intendevo ,come dice l'ass. Gini, "EGEMONIA CULTURALE". (MAGARI GINI!!!) AVREI TROVATO IN LUI UN INSOSPETTABILE EREDE DI ANTONIO GRAMSCI!
    mi avrebbe fatto molto piacere.......
    si può anche aggiungere che non è facile, è vero, essere egemoni rispetto ad un movimento come Sinistra e Libertà: non esistono nemmeno più...quindi ha ragione l'assessore.
    sulla scuola forse non sono stato chiaro io: non ho fatto riferimento all'autonomia scolastica, ho parlato di dialogo( è visibile più su per chi volesse ricontrollare).
    però forse l'ass. Gini non si è chiarito nemmeno con se stesso in quanto esordisce parlando di " autonomia della Scuola rispetto all'amministrazione" quasi a dire come siano estranei i due soggetti, per poi finire elencando tutta una serie di collaborazioni e condivisioni che partono dalle strutture fino ad arrivare alle attività didattiche, senza dimenticare "il progetto per la raccolta differenziata.....al Barellai".
    la cui citazione mi pare un pò uno spot elettorale.mah!?!

    concludendo, anch'io sono uscito con più dubbi che certezze da quella serata.
    verrà fatto il porta a porta anche a Vaglia?
    se si quando?
    e chi deve rispondere a queste domande?
    anche gli amministratori comunali ? oppure hanno l'esenzione in quanto hanno affidato ad altri il servizio?
    comunque "altri", cioè publiambiente,sono sempre i nostri amministratori.
    è vero, per dirla con Gini, " amministrare a volte può voler dire fare la scelta meno peggio".
    a volte.
    spesso invece vuol dire attendere immobili.
    e poi nessuno quella sera voleva e a parlato " di massimi sistemi".
    anche perchè gli argomenti rifiuti , porta a porta, riduzione a monte della produzione di rifiuti, sono stati già affrontati in tanti altri comuni grandi, piccoli, del nord e del sud, di destra e di sinistra e dove hanno voluto hanno risolto. per chi volesse andate a vedere qual'è il comune italiano che più differenzia l'immondizia, avrete delle sorprese.
    oppure andate sul sito del comune di capannori, fino a sette anni fa roccaforte della destra e rivoluzionata da un sindaco di centro sinistra (PD)negli usi e nei costumi, soprattutto in quelli riguardanti i rifiuti.
    E' vero assessore Gini per dirla con Lei "riguardo al tema mi rendo conto che le" vostre "conoscenze e capacità sono del tutto inadeguate".
    non vi riesce nemmeno copiare le buone abitudini dei vostri simili di partito per di più vicini, quindi visitabili.
    in questo caso "Amministrare" avrebbe voluto dire "fare una scelta molto meglio"
    saluti
    claudio braschi

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  5. abito in via vigna vecchia a caselline. Vi sono due cassonetti per la raccolta del biologico che ritengo inutili per due ordini di motivi:
    1) ogni famiglia della via ha un giardinetto, dove può posizionare un composter.
    2) i rifiuti organici di più cospicua entità (potature, etc.) già ora spesso vengono gettati nella parte scoscesa al di là della strada, infatti siamo in aperta campagna.
    Per cui un suggerimento che mi sento di dare agli amici di "Per un'altra Vaglia" è quello di spronare il Comune adi incentivare l'uso del composter nei casi analoghi a quanto sopra descritto onde evitare i passaggi comunque inquinanti di camion adibiti alla raccolta, che spesso tra l'altro trovano i cassonetti pressochè vuoti. Per esperienza diretta l'organico casalingo è tanta roba. Uso del composter da incentivarsi o con la fornitura di un composter a chi ne fa richiesta e si trova in analoga situazione o con sgravi (anche simbolici!) sulla cartella esattoriale.
    credo di avervi sottoposto un caso concreto
    di miglioramento dello smaltimento di rifiuti.
    Personalmente è qualche anno che mi concimo (con soddisfazione!) i vasi ed il giardino con il compost autoprodotto.

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  6. Per onor di cronaca il comune ha messo a disposizione circa una 80ina di compostiere per chi ne fà richiesta. L'unico vincolo se non mi sbaglio è che ne può far richiesta solo chi ha il cassonetto dell'organico a una distanza superiore al kilometro rispetto a casa sua, il che come si può immaginare taglia fuori la gran parte dei residenti comunali.
    Di "sgravi" sulla cartella esattoriale purtroppo neanche a parlarne...
    Anche io dal 2003 autoproduco (con soddisfazione) il concime per l'orto tramite la compostiera. Quindi che dire: continua così che fai bene.

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  7. Dimenticavo: per richiedere la compostiera occorre telefonare al numero 800-980-800.
    Ma ribadisco il problema della lontananza dei cassonetti per cui nel nostro comune le località interessate sono: Loc. Poggio Conca e Torrino, loc. Montesenario, Loc. La Spelonca, Loc. 4 Strade, loc. Casa al Vento, loc. Bottin Rosso, loc. Belverde, loc. San Jacopo, loc. Paterno,loc. Riseccioni, loc. Carlone.

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