martedì 6 dicembre 2011

Lettera aperta all'assessore Donatella Golini

Considero l'Unione tra i comuni di Fiesole e Vaglia come un progetto condotto e portato a termine nella maniera più avventata. E considero le decisioni ultimamente prese dall'attuale amministrazione di Vaglia in tema di scuola come un prodotto di questa avventatezza, il primo effetto negativo della fretta con cui si è gestita l'intera operazione. Formalmente l'Unione tra i due comuni ha rispettato tutti i passaggi richiesti: deliberazione dei rispettivi consigli comunali, pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Parte Seconda n. 40 del 5.10.2011, Supplemento n. 94); tuttavia nella sostanza è stata disattesa la cosa più importante, cioè l'informazione sugli aspetti generali e sui dettagli del progetto di unione e la partecipazione della cittadinanza al complessivo processo decisionale. Vicesindaco Golini, lei forse non ha ben compreso il significato della presenza delle tante persone tra il pubblico durante l'ultimo consiglio comunale. Tra loro serpeggiavano tanto la preoccupazione quanto l'ignoranza: cosa sta succedendo alla nostra scuola? Quale il futuro dei nostri bambini e delle persone che ci lavorano?
Il suo discorso è stato ampiamente al di sotto delle attese. In primis, ha ribadito la completa estraneità del comune di Vaglia alle decisioni in materia di scuola che, come si sa, pertengono all'ambito di competenze della Regione. Ma poi lei ha parlato di “scelta”, di “decisione” facendo capire che la “completa estraneità” del comune al progetto di ridefinizione della scuola di Vaglia è solo apparente. Perché se è vero che l'amministrazione comunale in ultima istanza non decide in materia di scuola è pur vero che comunque essa dà delle indicazioni, esprime delle preferenze che orientano l'azione e la decisione degli organi competenti. Se Vaglia non avesse davvero voluto sedere al tavolo della conferenza del Nord-Ovest avrebbe mostrato il suo dissenso e sollevato il problema di collocazione territoriale. In realtà, Vaglia vuole rompere la sua alleanza scolastica con San Piero a Sieve per ragioni però che francamente si faticano a comprendere. Lei dirà che l'ambito di appartenenza deve essere ora quello di Fiesole, orientato cioè alla città piuttosto che alla montagna e che quindi è “naturale” che anche la scuola acquisisca in tal senso una nuova “prospettiva”. Questo è stato del resto anche il senso dell'intervento del capogruppo del Pd di Vaglia Frosini quando in ottobre in consiglio comunale a Vaglia è stato votato a maggioranza il documento dell'Unione: secondo Frosini, Vaglia ha scoperto la sua vocazione “metropolitana” e a quell'area ora deve rivolgersi. Tuttavia non si capisce come sia stato possibile che Vaglia, negli ultimi dieci anni, abbia fatto parte della Comunità Montana del Mugello e contemporaneamente sia stata membro della Società della Salute della zona fiorentina Nord-Ovest senza che la cosa disturbasse qualcuno. Non sarebbe stato possibile replicare l'esperienza e, pur entrando nell'Unione con Fiesole, continuare ad avere rapporti con San Piero a Sieve e con l'attuale dirigenza dell'Istituto comprensivo?
Al di là delle preferenze e delle appartenenze o delle nuove “visioni” sul futuro di Vaglia quello che davvero ancora si riesce a capire è dove stiano i vantaggi per la scuola di Vaglia, i benefici che tangibilmente derivano dall'unione con Fiesole. Al momento attuale, onestamente non ne vedo. Quando lei ha parlato dell'Istituto comprensivo di Fiesole del quale Vaglia farà parte non ha detto nulla di più di quanto già si sapeva. La differenza però tra un cittadino e l'amministratore è quest'ultimo dispone di conoscenze privilegiate e in base a queste decide per tutti. Lei ha parlato con il dirigente dell'Istituto comprensivo di Fiesole? Credo di no. Ed è per questo che si è “augurata” che nel nuovo anno scolastico che comincerà a settembre 2012 nulla cambierà, che è “ragionevole pensare” che non saranno fatte radicali trasformazioni della situazione esistente. Però vede, assessore Golini, gli auspici e le speranze li lasci a noi, mentre lei si concentri su ciò che in suo potere. Rientra per esempio tra i suoi poteri trovare un accordo con l'assessore alla scuola del comune di Fiesole sulle tariffe del nuovo trasporto scolastico, dei servizi di refezione e post-scuola. Accordo che lei ha ammesso implicitamente di non aver ancora trovato altrimenti non avrebbe parlato come invece ha fatto nella seduta pubblica promettendo che farà ogni cosa per non modificare i costi attuali della scuola a carico delle famiglie. Ma è possibile che si facciano delle intese e delle unioni senza avere un'idea sufficientemente definita di quello che ci toccherà in sorte? Così, da una parte Lei invoca una decisione che l'ha superata imponendo a Vaglia una nuova collocazione geografica rispetto al passato; dall'altra, quando lei riconosce un potere e la legittimità del suo esercizio di fatto ammette di non averlo esercitato lasciando la decisione sospesa in un'indeterminatezza che scontenta tutti.
Io sono convinto che lei metterà tutta l'abilità, la pazienza e l'attenzione di cui è capace per raggiungere gli obiettivi che noi tutti condividiamo (continuità del servizio scolastico, contenimento dei costi, ecc.). Peraltro non credo che al momento queste rassicurazioni siano sufficienti e penso sia questa una delle ragioni che hanno reso l'aria che si respira in quest'ultimo periodo nella scuola di Vaglia così tesa. Capisco la preoccupazione del dirigente dell'Istituto comprensivo di Fiesole e delle mamme dei bambini che mandano i loro figli nelle scuole di San Piero. Capisco quanto il loro timore possa nuocere a una serena discussione. Peraltro esso può rappresentare uno stimolo positivo a mantenere alta la vigilanza sul problema e uno sprone all'impegno per la ricerca di una soluzione condivisa da molti se non da tutti. Capisco d'altra parte anche i vincoli della legge 111/2011 (art. 19, comma 4-5) che lei ha richiamato durante il suo intervento nell'ultimo consiglio comunale e che impongono delle aggregazioni tra distretti scolastici che hanno un numero troppo esiguo di scolari. Tuttavia credo che tali limiti non siano, almeno nell'immediato, tassativi e che possano essere applicati alla nostra situazione con un'opportuna gradualità.
Le rivolgo quindi la richiesta che secondo me potrebbe anche essere la prima cosa dettata dal buon senso in tutto il pasticcio finora combinato nel progetto di Unione Vaglia-Fiesole: accolga la richiesta di sospendere per un anno l'esecutività del progetto di aggregazione scolastica di Vaglia con Fiesole, organizzi delle assemblee pubbliche, inviti l'assessore alla scuola di Fiesole, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Fiesole e quello di San Piero a Sieve allo scopo che sia chiaro a tutti cosa ci si lascia alle spalle e cosa di nuovo si va trovare. Chiaro che poi la decisione sul da farsi spetterà a lei ma quantomeno darà l'idea di una politica diversa da quella che sta attualmente conducendo lei e l'amministrazione (a termine) del comune di Vaglia su una questione così delicata.

Giuseppe Pasqualotto

1 commento:

  1. Vorrei aggiungere che l'assessore nonché vicesindaco Golini dell'ex comune di Vaglia, a un mese e mezzo dalla mia lettera che le è stata mandata anche privatamente all'indirizzo di posta elettronica istituzionale, non ha ancora ritenuto opportuno rispondermi.
    Alla faccia della promessa disponibilità nel fornire risposte!
    Grazie assessore.
    Giuseppe Pasqualotto

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